Quando si subisce un danno che viene causato da un evidente errore medico connesso all’utilizzo di farmaci ci si trova a vivere un’esperienza decisamente sconvolgente.
Per fortuna ci vengono incontro alcuni utili strumenti legali che permettono di ottenere giustizia e di ricevere un risarcimento per le sofferenze patite. Continuando a leggere questo articolo, potrai approfondire cosa si intende nello specifico per errore farmacologico e quali sono, nel dettaglio, le principali conseguenze che provocano. In più, avrai un’idea chiara su come agire per poter tutelare a 360 gradi i tuoi diritti.
Errore farmacologico: cosa si intende realmente e le principali conseguenze
Prima di entrare nel dettaglio delle soluzioni utili per poter ottenere un risarcimento, vediamo più da vicino cosa si intende con precisione con il termine “errore farmacologico”. Quest’ultimo si verifica nel momento in cui, durante l’iter che va dalla prescrizione alla somministrazione del farmaco, viene commesso un errore che genera un danno oggettivo al paziente.
Ciò può accadere per varie circostanze come, ad esempio, un dosaggio errato, una diagnosi sbagliata, un farmaco che viene prescritto e somministrato per via non corretta, una comunicazione mancata tra figure sanitarie o “banalmente” per un errore di trascrizione da parte del professionista.
Ma tutti questi eventi a quali conseguenze possono portare? Innanzitutto, un errore farmacologico può portare a dinamiche particolarmente gravi, che possono impattare in modo significativo sulla regolare vita di un paziente. Si possono, dunque, manifestare sintomi acuti (come, ad esempio, danni a organi vitali o forti reazioni allergiche) o conseguenze che provocano problematiche a lungo termine (come disabilità permanenti o disturbi a livello psicologico). Nei casi più estremi, infine, l’errore può essere fatale e portare al decesso dello sfortunato paziente.
Quando. richiedere un risarcimento danni a causa di errori in campo farmacologico
Abbiamo visto cosa si intende per errore farmacologico e quali sono le principali conseguenze che si possono generare. Alla luce di ciò, è bene considerare quali sono i casi in cui il paziente può richiedere un risarcimento in caso di danno legato a un uso scorretto di farmaci.
Per prima cosa, sottolineiamo che se un medico prescrive un farmaco non corretto o una dose errata dello stesso, causando di conseguenza delle problematiche alla persona, si palesa un errore oggettivo che può portare alla richiesta del risarcimento da parte del paziente. Ciò vale anche nei seguenti casi:
- un infermiere o un OSS (Operatore Socio Sanitario) somministrano un farmaco errato o in maniera sbagliata;
- un paziente evidenzia delle reazioni avverse o degli effetti collaterali non previsti legati all’uso di un determinato farmaco, in più senza essere stato precedentemente avvisato dei possibili rischi connessi alla somministrazione dello stesso;
- non viene somministrato entro le giuste tempistiche un farmaco vitale per oggettivi errori da parte del personale medico.
All’interno delle possibili cause che portano alla richiesta e all’ottenimento di un risarcimento rientrano anche il ritardo, da parte dei medici, nella formulazione della diagnosi e del relativo trattamento di una specifica condizione che prevede una cura di tipo farmacologico. Lo stesso vale per quei casi in cui chi deve monitorare i corretti livelli di uno o più farmaci nel sangue non svolge in maniera idonea il proprio compito, causando nel paziente un sotto-dosaggio o, al contrario, un sovra-dosaggio.
Non bisogna assolutamente dimenticare, infine, che il risarcimento è ottenibile anche nell’ipotesi in cui il paziente non riceve informazioni corrette o i giusti suggerimenti relativi all’utilizzo dei farmaci da parte degli operatori sanitari preposti o nel caso di somministrazione di medicinali compromessi o scaduti (eventualità che può portare a complicanze e/o una errata efficacia della terapia).
Dunque, appurato l’errore medico, si può intraprendere un’azione legale al fine di ricevere un adeguato risarcimento dei danni. Come vedremo, però, è bene affidarsi a professionisti specializzati in questo ambito che sapranno guidarti in una valutazione corretta e approfondita della validità del caso, affiancandoti nell’iter del procedimento legale.
A chi si può attribuire la responsabilità di un uso scorretto dei farmaci: medici o infermieri?
Prima di andare avanti e capire quali sono i passi per ottenere un risarcimento, è bene comprendere con precisione a chi è attribuibile la responsabilità nel caso di uso non consono dei farmaci. A tal proposito, bisogna sottolineare che all’interno degli ospedali tale compito viene affidato al personale infermieristico che, però, si deve attenere fedelmente a quanto prescritto dai medici.
In merito si è anche espressa la Suprema Corte, che ha precisato come il controllo e la somministrazione dei farmaci sono attività da intendere in senso collaborativo. Infatti, nel caso in cui un infermiere si accorga di un dosaggio errato deve immediatamente rivolgersi al medico, invece di procedere con il trattamento automatico al paziente.
Le linee guida indicate dal Ministero della Salute in merito alla somministrazione farmacologica
I casi più frequenti in cui si verificano errori nell’uso di farmaci riguardano i pazienti ospedalizzati. Ecco spiegato il motivo per cui il Ministero della Salute ha deciso di divulgare la “Raccomandazione numero 17” che si riferisce alla riconciliazione della terapia farmacologica. Ciò serve a garantire informazioni esatte che riguardano l’iter di cura che riguarda diversi operatori.
La raccomandazione Ministeriale è finalizzata a ridurre le possibilità di errori ospedalieri nella somministrazione dei medicinali, al fine di esercitare una maggiore tutela dei pazienti che devono assumere farmaci nei vari ambiti di cura e che seguono trattamenti protratti nel tempo.
È fondamentale, dunque, che gli operatori sanitari si informino con attenzione riguardo ai medicinali assunti dal paziente, così da effettuare un confronto tra la terapia prescritta e le ulteriori già utilizzate, così da evitare che si verifichino controindicazioni, sovrapposizioni o, infine, interazioni.
Tramite una raccolta digitale dei dati si può realizzare uno storico clinico del paziente, consultabile da ogni operatore sanitario nel caso di altri ricoveri.
Cosa fare per ottenere un risarcimento per uso scorretto di farmaci
Per poter accedere a un risarcimento del danno subito per colpa di un errore medico, per prima cosa è necessario riuscire a dimostrare che tale sbaglio è stato causa diretta del danno. Queste sono le azioni precise da seguire:
- raccogliere minuziosamente tutta la documentazione medica. Un passo fondamentale nell’iter che porta al risarcimento è quello di conservare e richiedere ogni documento relativo alla propria cura, dalle cartelle cliniche alle prescrizioni, per arrivare ai vari referti di analisi;
- richiedere una consulenza medico-legale. Il supporto di un medico legale, che si occuperà di effettuare una perizia, serve a poter valutare con estrema precisione la situazione e stabilire, di conseguenza, il nesso causale tra l’errore medico e le conseguenze negative subite;
- affidarsi a un’assistenza legale specializzata e professionale. Rivolgersi a un avvocato esperto nel campo della responsabilità medica significa tutelare in modo corretto e vantaggioso i propri diritti, avviando le dovute procedure legali.
In quest’ultimo ambito, Omnia Risarcimenti è il tuo alleato e ti garantisce un supporto personalizzato e completo in ogni fase del percorso, garantendoti, nello specifico:
- una valutazione gratuita del tuo caso, analizzando in maniera attenta ogni dettaglio della situazione per comprendere se hai diritto a un risarcimento;
- la raccolta e l’organizzazione della documentazione. Ciò comprende un supporto a 360 gradi nello svolgimento delle tediose pratiche burocratiche, così da sollevarti da ogni stress;
- assistenza legale, affiancandoti in tutto l’iter legale e rappresentandoti in giudizio;
- l’anticipo delle spese mediche e legali, così che potrai affrontare in modo sereno il percorso che porta all’ottenimento del risarcimento.
Tutti i vantaggi di affidarsi agli esperti in malasanità di Omnia Risarcimenti
Abbiamo appena visto in breve quali sono le principali caratteristiche del supporto che Omnia Risarcimenti offre ai propri clienti in caso di una richiesta di risarcimenti per uso scorretto di farmaci. Affidarsi a uno studio legale specializzato in questo ambito, quindi, è una scelta vincente quando si ha necessità di affrontare un percorso che ha l’obiettivo di mettere alla luce un errore terapeutico.
Questo tipo di azione, infatti, è complessa e necessita di competenze e conoscenze specifiche in ambito medico e legale. Scegliere Omnia Risarcimenti, dunque, vuol dire affidarsi a un team specializzato che ti permetterà di affrontare in totale serenità il procedimento legale.
I principali benefici che questo studio di consulenza ti garantisce sono:
- elevata esperienza e competenza. Il team di Omnia Risarcimenti possiede conoscenze approfondite e sempre aggiornate che permettono di valutare in maniera corretta ogni singolo caso, così da poter raccogliere in maniera più efficace le prove necessarie per la presentazione delle istanze. Grazie alla lunga esperienza e le competenze acquisite nel corso degli anni e dei vari procedimenti legali, i professionisti dello studio comprendono appieno e in tempi rapidi le varie dinamiche legali e mediche connesse agli errori terapeutici;
- personalizzazione dell’assistenza. Omnia Risarcimenti sa bene come ogni storia di malasanità presenti delle caratteristiche uniche. Ecco perché offre un’assistenza personalizzata e realizzata su misura per il singolo paziente e le persone che lo circondano;
- un team di esperti. L’accuratezza della valutazione dello studio è dovuta, principalmente, alla rete di esperti che, grazie alla loro preparazione, permetto di affrontare in maniera positiva e con successo anche le controversie legali più difficili e complicate;
- garanzia del massimo risarcimento. Esperienza significa anche saper analizzare ogni voce che riguarda i danni risarcibili, quantificandole in maniera corretta. Omnia Risarcimenti, quindi, assicura ai pazienti il massimo del risarcimento possibile.
Conclusione
Chi subisce un errore medico, come una prescrizione o somministrazione scorretta dei farmaci, si trova a vivere un’esperienza difficile e traumatica, che comporta conseguenza anche per i familiari. Abbiamo visto come sia fondamentale affidarsi ad un team specializzato nei risarcimenti legati a casi di malasanità, così da poter ottenere giustizia.
È importante sottolineare, però, che per ridurre i casi di uso scorretto di farmaci occorre anche favorire la consapevolezza nei pazienti e investire maggiormente sulla formazione dei professionisti, che devono rimanere sempre aggiornati sulla gestione dei farmaci e sulla loro corretta prescrizione.